Modello Scia, valido per tutto il territorio nazionale, il modulo Scia (Segnalazione certificata di inizio attività).
A diffondere il modello è stato il ministero per la semplificazione. Invece degli oltre 8 mila moduli, sinora in uso, ci sarà un solo modulo che, dove necessario, potrà essere adeguato alle specificità della normativa regionale. Tra le altre novità previste, lo stop alla richiesta di documentazione che l’amministrazione ha già in possesso.
Un unico modello, valido per tutto il territorio nazionale, di Scia (Segnalazione certificata di inizio attività) e permesso di costruire. ll Ministero per la semplificazione e la pubblica amministrazione cli ha adottati in forza dell’accordo Italia Semplice siglato il 12 giugno 2014 tra governo, regioni ed enti locali. In sostanza dunque, spiega una nota ministeriale, invece degli oltre 8 mila moduli, sinora in uso, ci sarà un solo modulo scia per l’intero territorio che, dove necessario, potrà essere adeguato alle specificità della normativa regionale. Tra le altre novità previste
- lo stop alla richiesta di documentazione che l’amministrazione ha già in possesso. Basterà una semplice auto-certificazione o l’indicazione degli elementi che consentono all’amministrazione di reperire la documentazione.
La Scia (Segnalazione certificata di inizio attività) è una procedura amministrativa introdotta dalla Legge 122 del 2010 che, per quanto riguarda la sua applicazione nel campo dell’edilizia, ha sostituito la Dia. Lo scopo è stato quello di introdurre ulteriori semplificazioni che rendano ancora più snelle le procedure burocratiche necessarie per intraprendere dei lavori edilizi. Infatti la principale novità normativa introdotta è che i lavori possono essere iniziati immediatamente, quindi il giorno stesso in cui la pratica viene presentata al Comune, senza dover attendere 30 giorni, come previsto per la Dia. Tuttavia il Comune ha 60 giorni di tempo per compiere le necessarie verifiche e, nel caso in cui riscontrasse qualche irregolarità, può interrompere i lavori. Trascorso questo lasso di tempo però, non può più intervenire se non in caso di danni o pericoli per il patrimonio artistico, per la salute e la sicurezza delle persone.
Per quali interventi edilizi si deve presentare la Scia?
Gli interventi per i quali è oggi sufficiente presentare una Scia, quindi, sono gli stessi per i quali, in passato era prevista la Dia, vale a dire:
- Manutenzione straordinaria;
- Ristrutturazione edilizia;
- Rrestauro e risanamento conservativo;
- Gli interventi edilizi che alterano la sagoma degli edifici, a parità di volumetria e nel rispetto dei vincoli;
- Interventi edilizi indirizzati al ripristino totale o parziale di edifici eventualmente crollati o demoliti;
- vedi il modulo Scia unico editabile